quando serve | Gli atti tra vivi, sia in forma pubblica, sia in forma privata, aventi per oggetto il trasferimento o la costituzione o lo scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni, sono nulli e non possono essere stipulati né intavolati nel libro fondiario, ove agli atti stessi non sia allegato il certificato di destinazione urbanistica contenente le prescrizioni urbanistiche riguardanti l’area interessata. |
esenzione | Il certificato di destinazione urbanistica non è richiesto quando i terreni costituiscono pertinenze di edifici censiti nel nuovo catasto edilizio urbano, purché la superficie complessiva dell’area di pertinenza medesima sia inferiore a 5.000 m². |
tempi di rilascio | Il certificato di destinazione urbanistica è rilasciato dal Sindaco entro il termine di 30 giorni dalla presentazione della relativa domanda. |
riferimenti normativi | Legge 28.02.1985, n. 47, art. 18 e L.P. 10.07.2018, n. 9, art. 83 |
validità | Il certificato di destinazione urbanistica conserva validità per un anno dalla data di rilascio se, per dichiarazione dell’alienante o di uno dei condividenti non siano intervenute modificazioni degli strumenti urbanistici. |
tariffe | Per ogni particella sono dovuti diritti di segreteria nell’importo di Euro 10,00 fino ad un massimo di Euro 50,00, oltre ad una marca da bollo da Euro 16,00. |